Nel medioevo, cominciò a formarsi l'idea dello Stato. La città, fortificata, vero motore di ogni sviluppo economico e civile di quella epoca, cominciò a perdere il suo ruolo unico e centrale...
L'avvento della moderna artiglieria, difatti, rendeva la città più facile da espugnare e conquistare.
Ma per avere l'artiglieria, servivano molti soldi. Si iniziarono a realizzare "concentrazioni di potere" che, infine, riuscirono ad abbattere qualsiasi cinta muraria...
Iniziarono ad emergere, gli stati moderni; non sempre collegati ad un popolo che si autodetermina, ma comunque, stati, come li conosciamo oggi...
Pensando ai giorni nostri, possiamo fare qualche valutazione per capire se è in arrivo una nuova svolta epocale, di portata simile o superiore a quella che si consumò in quei secoli che precedettero e generarono l'industrializzazione e, quindi, la democrazia ?!
Vediamo...
In questa nuova era, l'economia non è più, solo, quella reale, che crea prodotti e servizi. E la nuova artiglieria che ha abbattuto le barriere degli stati, grazie alla globalizzazione, si chiamano finanza e libero commercio.
La finanza, ha realizzato una economia virtuale, che si ciba di se stessa, che specula su tutto quanto si possa speculare, con prodotti sempre più spinti e complessi che hanno generato debiti inesigibili, poichè troppo grandi da poter esser mai pagati (ma anche solo pensati !!!).
Il libero commercio, ha fatto si che la produzione si spostasse sempre più nei paesi poveri, in nome di una redistribuzione delle ricchezze che, in realtà, in combinazione con la "finanza turbo", con la spinta economia virtuale sopra menzionata, ha creato fin qui solo aberrazioni...
E' un mondo nuovo, questo che iniziamo a vedere, che al pari di quello medioevale, continua a prescindere dall'uomo e dalle sue reali esigenze...
Noi, con la democrazia, ci eravamo illusi che non fosse così; c'eravamo illusi che questo sistema perfettibile, potesse darci la pace e la prosperità a tutti...
Ma è proprio così ?!
Guardiamo con attenzione a queste entità nelle quali ci riconosciamo tutti o quasi: gli stati...
Gli stati, non hanno più la forza economica, politica e militare di un tempo, perchè ad essi, si sono sostituiti numerosi e non sempre ben individuati potentati. Sono loro, a manipolare l'economia ad interferire profondamente nei movimenti di denari, azioni, e variazioni di valore. Con l'economia, arrivano a piegare la politica che, in verità, ha spesso indebitato gli stati, mettendoli in posizioni deboli ed esposte. Sono sempre loro che, con il potere economico, corrompono o influenzano anche le decisioni militari e strategiche...
E dalla democrazia, ci si è allontanati tutti sempre di più, perchè i mass media di ogni paese cosiddetto civile, sono in mano a concrezioni di potere mai visti prima.
I potenti di oggi, hanno le stesse ricchezze, e la stessa forza di influenzare la vita dei popoli, degli antichi imperatori.
Ma la differenza, di non poco conto, è che oggi siamo in miliardi, su questa terra, a stare sotto il giogo di queste sparute e potentissime minoranze...
Il potere di questi uomini e donne, spesso poco noti ai più, è smisuratamente più grande, dei condottieri delle ere passate...
Per certi versi, a mio dire, siamo piombati in un nuovo medio-evo.
Ecco la città, lo stato, ed i suoi bastioni entro i quali multinazionali e potentati, entrano, ed escono riuscendo a condizionare ogni cosa.
Milioni, scappano dai paesi poveri in guerra, mentre l'occidente, il grande malato che poteva essere protagonista di questa fase, non riesce a pensare ad un nuovo se o, forse, è troppo occupato a subire i giochi, gli esperimenti ed il lavorio sottotraccia di queste persone...
O di questi tirannosauri, come piace chiamarli a me.
Non ci sono idee, paradigmi, contraddittori di alcun tipo che possano creare equilibri diversi da questo.
Viviamo sotto delle oligarchie transnazionali che hanno più ben pochi freni.
Ci sono ignoti, i loro nomi, i loro piani, le loro strategie future, i loro obbiettivi.
Di fatto, abbiamo lo stesso potere di influenzare le decisioni che contano, che aveva il contadino fuori le mura del castello, durante la carestia ed in attesa di una guerra imminente...
Oligarchie mobili, di cui ignoriamo consistenza, ubicazione e poteri, condizionano la vita di molti milioni di persone, mentre ancora noi, ci riconosciamo e rimettiamo, alla idea di stato.
Ma lo stato, il nostro arretrato, come il più avanzato e florido nel mondo, non esiste più.
E' venuta meno l'idea di stato, così come quella, sia pur nei secoli disattesa, che dichiarava la centralità dell'uomo, nella società in ogni sua accezione...
Abbiamo vissuto sotto le tirannidi più brutali, e sotto blande dittature; in democrazie più o meno imperfette o sotto il comunismo.
Come esseri umani, abbiamo sperimentato innumerevoli forme di governo, vivendo spesso qualche decennio di pace, tra una guerra e l'altra; per millenni, così...
Ora, per un secondo possiamo ammettere tutti assieme, che lo stato sia superato o quantomeno in grande affanno; dovremmo ragionare sul futuro o no ?!
Cosa avverrà, quando questa mutazione sarà completata ?!?
Avremo di nuovo gli imperatori, tra qualche decennio ?! O già ci sono e non lo sappiamo ?!
I popoli, avranno ancora un ruolo da giocare, nel lento ed intricato scorrere degli eventi ?! Saranno solo spettatori ridotti a terminali del sistema, o nuovi generatori di spinte al mutamento ?!
Insomma, tra cento anni, che cazzo scriveranno di noi, sui libri di Storia ?!
Forse, qualcosa in meno di quanto accaduto nei secoli precedenti...
Forse, per la prima volta nella storia dell'umanità, i potenti hanno trovato il modo di controllarci in maniera perfetta e (QUASI) puntuale.
Le aberrazioni, infine, non sono quindi le guerre, i morti per fame e malattie, i milioni di disoccupati nell'occidente opulento; NO !!!
Forse, le aberrazioni, siamo noi che non stiamo capendo più un cazzo di quale direzione stia prendendo il mondo !!!
