Torna positivo, il saldo tra imprese aperte e quelle chiuse.
E, come sempre, tornano i titoli trionfali dei quotidiani, che parlano di situazione pre-crisi, quindi di dati simili a quelli del 2007...
Addirittura, un quotidiano, si spinge oltre, titolando: torna la voglia di impresa !
Ma sarà proprio una voglia di impresa ?! O non sarà, forse, un bisogno di impresa ?
Insomma, tutta la massa di licenziati, di questi anni, che fine avrà fatto ?
Tutti sulla luna ?! O non è forse vero che, tra mille serrande abbassate, ne abbiamo viste alcune riaprire, in questi mesi ?!
Qualcuno si è impegnato la liquidazione, qualcuno ha dato fondo ai risparmi (semprechè non siano serviti alle banche bisognose dei parenti, degli amici, dei potenti...), qualcuno, proprio fermo, non ci può stare.
Perchè il lavoro, non è una scelta, una bizzarra pulsione che piglia alla gente che, cerca di movimentarsi la vita; il lavoro, non è un capriccio...
Il lavoro, è un BISOGNO estremo, delle persone; e quando il lavoro, non te lo da più nessuno, il lavoro, te lo devi creare da solo.
Ed ecco qui, la nuova ondata di aperture, spiegata con brutale, semplicistica e qualunquistica ignoranza, dallo zio Marco...
Ora, bisogna vedere
quale sarà la vita media, di tutte queste nuove 45.000 aziende che abbiamo in più, rispetto al 2014, che dovranno lottare contro la burocrazia, le tasse ed un mercato dei consumi interni che, per quanti bei titoli potranno mai fare i giornalai, continua ad agonizzare...
Nel frattempo, sono entusiastici i commenti del presidente di Unioncamere che, dice (lui), che i momenti più difficili sono probabilmente alle spalle.
Ma la battuta del medesimo, che spiega "il sistema camerale, intende lavorare per fare in modo che tutte queste nuove realtà, superino con successo la delicata fase di start-up", ci risulta veramente incredibile da comprendere.
Da quando, il sistema camerale è qualcosa che aiuta qualcuno ?! Non sono quelli che pigliano anch'essi soldi, dalle aziende, per non far nulla ?!
Mah, comunque sia, si parla di aziende innovative, ma anche molto di commercio; molto meno costruzioni ed agricoltura...
Sotto, con nuove sale slot e micro-aziende, negozietti vari dei generi più disparati, aperti magari, laddove già i medesimi, avevan chiuso, ad alimentare la semplice sussistenza di centinaia di migliaia di disoccupati e di qualche proprietario di mura, anch'esso semi-agonizzante...
Sono il solito pessimista ?!
Può darsi, ma la ripresa, io la vedo solo e sempre, nei titoli dei giornali...