venerdì 22 maggio 2015

Mito AK-47

Автомат Калашникова 1947 года, meglio noto, in tutto il mondo, come AK-47, sinonimo, per i più, di Kalasnikov. Ma comunque lo vogliate chiamare, è questa, l'arma più diffusa al mondo !

Fu progettato negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, nel 1945; dopo quattro anni, era il fucile d'assalto ufficiale delle forze armate sovietiche.
Camerato, com'era un tempo, per il proiettile 7,62 x 39mm.

Negli anni, ha subito innumerevoli miglioramenti; innumerevoli le versioni, le varianti di questo straordinario fucile che, divenne in breve, l'arma del Patto di Varsavia.

Le sue doti, sono state il suo successo: affidabilità, economicità, facilità di uso.
Un progetto semplice, per un fucile compatto, affidabile e veloce da produrre; facile da pulire e mantenere.
L'AK-47, fu pensato proprio per essere facile da azionare e mantenere, anche da personale con pesanti guanti invernali. Il pistone dei gas, molto largo, la facile accessibilità alle parti mobili, permettono all'arma di sopportare l'intrusione di corpi estranei, senza mai incepparsi o malfunzionare. 
Forse non preciso come altri fucili, nella sua categoria; ma inarrestabile, in pratica.

Ancora oggi, viene prodotto ed è in uso a numerosi eserciti regolari, ma anche non; si stima che, nel mondo, il numero totale di AK prodotti, superi la produzione totale di tutti gli altri fucili d'assalto del mondo !
Dopo questa rapida presentazione, parliamo delle curiosità, che ruotano intorno a questo leggendario fucile.

Il più economico, il più copiato
Secondo le stime della rivista Foreign Policy, il costo di un fucile Kalashnikov, al mercato nero, oscilla tra i 10 dollari (Afghanistan) ed i 3.800 dollari (India); negli USA, si può acquistare per un prezzo variabile dai 70 ed i 350 dollari...
Il prezzo ufficiale, di un solo AK-47 originale, uscito dalla fabbrica, è di circa 100 dollari. Circa un terzo, invece, costa quello di fabbricazione asiatica...
Già, perchè l'AK-47, è prodotto in molti luoghi del mondo, a volte con licenza, a volte in maniera illegale.
In 12 paesi, è prodotto su licenza, mentre sembra sia impossibile, calcolare i fabbricatori illegali. Ovvio che, la maggioranza di questi "cloni", sono qualitativamente molto inferiori, rispetto a quanto prodotto dagli armaioli russi.

Nelle scuole
Nell'epoca sovietica, ogni scolaro doveva essere in grado di smontare e riassemblare, l'AK-47. Per avere il massimo dei voti, l'alunno doveva eseguire in 18/30 secondi le due operazioni. E sembra che, oggi, agli scolari russi, vengano di nuovo insegnate, durante le lezioni di "Sicurezza personale di base", le nozioni base sui fucili Kalashnikov.

Versioni preziose
Saddam Hussein, aveva più di un Kalashnikov dorato; erano un premio, per meriti speciali, che veniva assegnato ai suoi collaboratori. Quando nel 2003, le truppe entrarono a Baghdad, trovarono varie armi dorate, con sopra punzonata la dedica: "Regalo del presidente Saddam Hussein".

L'arma preferita da pirati ed estremisti
Che è economico, è un fatto; e così, in molti luoghi del mondo, questo fucile è divenuto un mezzo di sostentamento. E' il caso dei pirati somali. Ma anche il caso, di quella zona del paese, Al Shabaab, dove viene distribuito ai bambini, che dimostrano di conoscere approfonditamente il corano...

Nei simboli di stato
Attualmente l'immagine di un Kalashnikov è presente nello stemma di alcuni paesi: Zimbabwe, Mozambico, e Timor Est; è anche uno stemma della formazione libanese di Hezbollah.

Su monete e banconote
L'Ak47 è raffigurato su una banconota del Mozambico; ma anche in Nuova Zelanda, la zecca di stato, coniò le monete da due dollari, per ricordare l'arma...


Monumento 
In Egitto, su una sponda della penisola del Sinai è stato eretto il monumento al fucile mitragliatore Kalashnikov, l'arma principale che ha fermato l'avanzata israeliana.
Il nome Kalash
In alcuni paesi africani ai bambini si dà il nome Kalash, in onore del famoso fucile mitragliatore.
Insomma, non vi abbiamo certo svelato tutti i segreti o le curiosità, che circondano questo manufatto ultrasettantenne; per certo, però, vi avremo chiarito perchè, nel titolo, parliamo di mito...

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