mercoledì 24 giugno 2015

Blocco stipendio agli statali illegittimo... Ora, li licenzieranno ?!

Dopo l'illegittimo furto ai pensionati, è il turno degli statali.

La decisione della Corte Costituzionale, ha così confermato la illegittimità del blocco dei contratti e degli stipendi PA.

Nel caso dei pensionati, si può parlare senza dubbio alcuno di un abuso; ma in questo caso, quando parliamo di una "impresa" che ha troppi dipendenti e "produce" poco e male, possiamo essere, noi non statali, altrettanto comprensivi ?!

Ora, lo scopo dello stato, nel momento in cui furono prese le due decisioni, era quello di reperire SOLDI per sistemare i conti pubblici, oramai fuori controlli.
Per farlo, imposero incrementi nella tassazione ed i suddetti blocchi.
I risultati, per la nostra economia, sono sotto gli occhi di tutti.

Ora, nel caso delle aziende private, abbiamo potuto vedere di tutto; dalla CIG, ai contratti di solidarietà, dalle riduzioni di orario, ai blocchi della retribuzione.
In ultima istanza, nel privato, sono state licenziate centinaia di migliaia di persone, per diminuire i costi di fronte al tracollo dei fatturati, ed in concomitanza con l'aumento delle tasse...

Ora, se, come era prevedibile, passa questo principio per la pubblica amministrazione, è naturale porsi la domanda: come quindi intervenire per risparmiare ?!

Se la pubblica amministrazione fosse gestita in maniera logica e non con i soliti criteri clientelari, bisognerebbe agire su più fronti.

Aumentare l'efficienza della pubblica amministrazione è praticamente impossibile, nel breve termine.
Ciò che plausibilmente si può fare è del sano turn-over, con meno assunzioni, ovviamente.
Ma anche, infine, LICENZIARE, come è accaduto nel Regno Unito, ad esempio, paese che non ha di certo vissuto la crisi, come noialtri popoli mediterranei...

Considerate che la pubblica amministrazione, neanche si sa quante persone impieghi, con precisione; considerate che, esistono anche innumerevoli municipalizzate e partecipate dallo stato che, da sempre, agiscono, ed operano, con bilanci spesso disastrosi...

Se gli stipendi di questa popolazione spesso privilegiata e scarsamente incentivata a produrre, non si possono toccare, è ovvio che bisognerà agire sulla entità della popolazione stessa.

Ma, visto che si è arrivati a questo ESUBERO di personale, per motivi POLITICI, nel nostro paese, è inevitabile che, è più probabile che aumentino ancora le tasse al mondo del privato...

A colmare le voragini di questo allegro stato, che ha assunto milioni di persone negli anni, saremo chiamati  nuovamente noi tutti che, tanto allegri, non siamo più da moltissimo tempo...

giovedì 18 giugno 2015

Da Stabilo 2, al muro ungherese... L'Europa, durerà ancora molto ?!

I segni ed i presagi della disgregazione, li abbiamo visti bene tutti ?!
Mi sa proprio di no.
Eppure, ce ne sono stati molti ed anche forti.
Svizzeri pronti ?!

Del fatto che, questa unione, fosse imperfetta e fonte di guai, però, ce n'eravamo accorti quasi tutti !
Quantomeno, noi popoli mediterranei...

Migliaia di micidiali direttive europee, ci hanno negli anni colpiti in maniera devastante e capillare.
Hanno colpito in tempi e modalità diverse; ma hanno colpito ogni settore che riguardi la vita dei cittadini europei.
Volevano fare la media di qualcosa ?! Ci hanno imposto una germanizzazione, di fatto.

Su questo, poi, ognuno ha recepito come credeva; in maniere più o meno stringente, fors' anche, in maniera direttamente proporzionale ai rispettivi DEBITI nazionali.

Ci sono stati molti segnali di sfiducia e paura, contro queste politiche, in generale; e, con l'austerity, sono aumentati i guai, le convulsioni normative, le tasse...

Ora, guardiamo alcuni segnali chiari e cristallini, poi, quelli passati in sordina; molto più potenti e pericolosi, forse...
Il Regno Unito, non ha adottato l'euro; l'unica nazione, che tenne testa in questo continente alla Germania nazista, NON utilizza la nostra sempre meno amata, moneta comune.
Questo, è un fatto.
Francesi, pronti ?!?
Le direttive di cui sopra, hanno colpito le economie domestiche della maggioranza dei paesi aderenti; meno la Germania. Anche questo, è un fatto.

Nella recente invasione migratoria, di questi ultimi anni, abbiamo visto la maggioranza dei paesi
difendere le proprie frontiere. L'ha fatto la Spagna e la Francia; mentre l'Italia, affoga, soprattutto oggi, senza che parta alcuna quota di ripartizione. E pure questo, è un fatto.

Ma pochi, sanno di Stabilo 2; l'esercitazione dell'esercito elvetico, per difendere le frontiere della Svizzera, in caso di crach dell'euro, dalle migrazioni di massa...
Se ne parlò anni fa, all'inizio come di un pettegolezzo, poi, con alcune conferme ufficiali, come di un fatto.
La Svizzera, valuta da sempre i rischi, prima di tutti; sono, non a caso, il paese con più rifugi anti-atomici pro-capite al mondo.
E, tra i rischi, quello di disordini, a seguito di una crisi economica e finanziaria in terra di euro, fu valutato a suo tempo dalle autorità elvetiche. Stabilo 2, mobilitò quindi l'esercito, per valutare tempi di reazione e modalità di difesa e presidio del territorio; e fu anche impiegata l'aviazione...
Di Stabilo, da allora, non si è più sentito parlare; ma mi pare logico che, la Svizzera, si stia preparando al peggio, com'è giusto che sia...

Altre notizie, negli scorsi anni, parlavano di piani tedeschi per ristampare i marchi, e di analoghe iniziative cautelari, di altri paesi... Ora, che siano notizie fondate o meno, poco mi interessa.
Inglesi, pronti ?!?
L'ascesa di alcuni partiti euro-scettici, a dir poco, in Francia, Regno Unito, ma anche Italia, dovrebbe far capire anche ai più duri di orecchi, che qui, la situazione, sta diventando esplosiva...

Non smetterò mai, di ribadire a tutti, fino alla noia, che qui, proprio sul nostro continente, sono state messe a dimora, fatte nascere e crescere, ben due guerre mondiali !!!
Non smetterò mai di dire, a costo di farmi dare del paranoico, che qui, stiamo rivivendo le situazioni pre-belliche, sia pur in chiave moderna...

Ed ora, l'Ungheria, vuol tirare su un muro !!!

E come biasimarli se, nell'epoca della globalizzazione, le NAZIONI, ed i POPOLI, sono sottoposti a dei RISCHI, che nessuno vede, calcola o ipotizza nemmeno !

Un blogger di serie C, deve dirvele ste cose ?!?
Non dovrebbero, forse, almeno i politici inglesi, francesi e tedeschi, vedere l'aria che tira e reagire di conseguenza ?!

Quanto potrà durare ancora, una unione che butta fuori la Grecia e che se ne fotte dell'Italia ?!
Quanto potrà durare ancora, una unione che, in comune, ha oramai solo una moneta e migliaia di inutilissime direttive utili solo per chiarire la lunghezza di un pesce o le regole per installare un impianto elettrico che sia "europeo" ?!

Mezzo mondo, affonda nella guerra; mezzo mondo, bussa alla porta affamato, mentre noi, stiamo fermi a guardare la fine dell'occidente, in terra d'Europa...

Chi si salverà ?! Chi difenderà la propria nazione o chi, si è tuffato acriticamente, in questa pax alemanna ?!?
Chi è pronto, a difendersi, a salvare il proprio popolo, dall'ineludibile implosione europea ?!

Black Hawk Down

Altra passione che rispolvero, i film; quelli che amo di più, sono quelli di fantascienza, e quelli di guerra...
Oggi, comincio a parlare di questi ultimi, con uno dei più recenti, che ho visto...

Black hawk down, uscito nel 2001, e basato su una storia vera...
Ennesimo capolavoro di Ridley Scott, ricco di azione e suspence, che ci catapulta in una battaglia urbana dura e cruda. 
Premiato con ben due oscar, e con la preziosa partecipazione, nella struggente colonna sonora, di Hans Zimmer.

Nella Somalia piagata da carestia e guerra del 1992, la forza internazionale, scende in campo per fermare il genocidio dove hanno perso la vita oltre 300.000 persone tra i civili...



Gli Stati Uniti, inviano i "Delta Force" ed i "Rangers", oltre al 160mo SOAR, per tentare di catturare il più potente signore della guerra, Mohamed Farrah Aidid. 
Il 3 ottobre il comando americano decide di intraprendere un raid per catturare i ministri di Aidid.

Il piano era sconosciuto alle autorità internazionali ed a Washington.

L'azione doveva durare trenta minuti; ma si trasformò in una carneficina...
L'idea, era semplice: circondare un edificio al centro di Mogadiscio che è zona sotto il controllo militare di Aidid tramite i "Black Hawk", far scendere le quattro unità dei Rangers in quattro punti intorno ad esso, mentre gli operatori della Delta Force arrestano tutti quelli dentro l'edificio.
Black Hawk
Ma, come avviene in ogni piano, nel mondo reale, qualcosa va storto; si scatena una sanguinosa battaglia urbana, dove 19 americani, ed un migliaio di somali, perderanno la vita.

Quella che doveva essere una azione lampo di 30 minuti, trasforma una parte di Mogadisco in un' inferno, per 15 lunghissime ore...

Black hawk down, è senz'altro uno dei film che meglio descrive, tramite azioni concitate, tremende e velocissime, quanto può accadere in una moderna guerriglia urbana, nella fattispecie.

Cento soldati, prima sorvolano l'inferno e, infine, ci finiscono inghiottiti dentro, rimanendo intrappolati...

Shugart e Gordon, sono eroi moderni, di una piccola e dimenticata guerra; vicini a noi, anche per l'epoca dei fatti, si sacrificano per salvare i compagni, perchè sono loro, la cosa più importante di tutto. La morale più immediata, in ogni film di guerra degno di questo nome, è sempre questa: i propri compagni d'armi, sono la prima cosa che conta...



Due settimane dopo i fatti di Mogadisco, il Presidente Clinton, ritirerà le truppe dalla Somalia;  il generale Garrison si assumerà tutta la responsabilità del fallito raid e nel 1996, quando Aidid viene ucciso a Mogadiscio, il generale si ritira dal servizio attivo. 

Leave No Man Behind



martedì 16 giugno 2015

Anche la leggendaria Colt, subisce i tempi...

Colt Paterson 1836
Quando si parla di armi, il nome Colt, viene subito alla mente !
Anche perchè, il fondatore, Samuel Colt, inventò la rivoltella.

Da allora, Colt, è sinonimo di pistola o arma. 

Per anni fornitore di armamenti per l'esercito statunitense, il leggendario marchio è ufficialmente entrato in amministrazione controllata !

La decisione, attesa da tempo, è stata ufficializzata domenica, con la richiesta della Colt Defense, di aderire al "Chapter 11", dopo che non si era trovato l'accordo con i creditori, per ristrutturare il debito.
La famosa a copiatissima M1911

Fondata nel 1855, anche se il fondatore già operava da anni, ha regalato nei secoli, armi straordinarie, uniche, micidiali...
Di recente, ho scoperto che, in occasione dell'impresa dei mille, Samuel Colt, inviò in dono a Giuseppe Garibaldi 100 armi da fuoco che comprendevano rivoltelle e carabine. I ringraziamenti, non mancarono e, con una di queste rivoltelle, il Colonnello Missori, salvò la vita a Garibaldi, durante la battaglia di Milazzo...

M4, una gamma infinita...
Comunque, Colt fallisce; un marchio così forte, longevo e famoso in tutto il mondo, non ha retto ai tempi.
Forse, lo spostamento del mercato verso le pistole commerciali ed i fucili sportivi, hanno messo in difficoltà il gruppo che, per certo, ha perso il 30% delle vendite lo scorso anno.

Anche la fine del contratto con la marina USA, per la fornitura di M4, nel 2013, è stato un duro colpo.

Si pensa che, il processo di ristrutturazione, dovrebbe durare circa 3 mesi, trascorsi i quali, Colt, pensa di continuare...

Continuerà, il sogno di Samuel Colt ?!


domenica 14 giugno 2015

A Ventimiglia, morì l'Europa...

L'Europa, è nata per una serie numerosa di idee, progetti, opportunità e motivi.
Era un fatto anche culturale, civile e dettato da motivi storici. 
Si pensava difatti, ad una pace duratura, per un continente che, ha partorito i due più terribili conflitti mondiali ! Eh già; proprio qui, sono nate le guerre che hanno sconvolto il mondo e portato milioni di morti in tutto il mondo ! E, così, nacque poi l'Europa...

Ma unire così tanti popoli, uniformando leggi e sistemi economici, fu il primo madornale errore, della nascente politica europea.
Migliaia di direttive, hanno difatti, in questi lunghi anni, imposto ai paesi aderenti, di cambiare le proprie leggi, per uniformare molti aspetti, che riguardano la nostra vita e quella delle nostre aziende.
La perdita di sovranità è andata di pari passo, con la perdita di peculiarità, di specificità ma anche spesso di buonsenso ! 

Il secondo errore madornale, fu quello di immettere in maniera troppo rapida, una moneta comune; si poteva creare un sistema di difesa comune, un sistema energetico comune, una serie infinita di cose, potevano avere la priorità...
Ma l'idea dell'euro, come quella di uniformare leggi e normazioni nazionali, si è rivelata anch'essa un fallimento, avendo di fatto determinato, tragedie economiche per i paesi mediterranei e non solo...

In questi ultimi anni, in molti abbiamo avuto il sospetto, che è oggi quasi una certezza, che i tedeschi abbiano pesato in maniera determinante, anche troppo, in queste due direttrici sbalorditivamente sbagliate.

Oggi, abbiamo norme quasi tedesche, ed un paese povero; una moneta forte e tutti i parametri economici in rosso. E come noi, molte altre nazioni; per non parlare della Grecia, paese sull'orlo dell'abisso, in ossequio alle normative europee...

Il terzo errore, è stato quello di non dotarsi di una politica estera unitaria e quindi forte; ma questa idea, non ce l'ho più da tempo... Difatti, gli egoismi degli stati, si sono spesso evidenziate in momenti di crisi, proprio quelli che, potevano essere una opportunità di dimostrare unità e, quindi, FORZA.

Il PIL della Unione Europea, è enorme; tale da renderci fortissimi. Ma, senza una politica unitaria, la UE, non è una potenza, non è la somma di tante economie che si vuol uniformare, ma, POCA COSA !!!
Questa unità, è mancata in momenti cruciali: sarebbe stato prematuro, vederla in azione nella guerra che disintegrò la Jugoslavia, quando lo sterminio dei campi di concentramento, si è verificato sul suolo europeo !

Ed io mi chiedevo, l'Europa è per la pace ?!? In che senso !?? Che non ci ammazziamo tra di noi, non più, ma non guardiamo se non ci piace ?!?
Ma era, forse, prematuro, criticare l'Europa.

Ma nella crisi libica, invece, l'europa, dell'euro, dov'era ?!? DOVE ?!?
La Francia, ha mandato i suoi Mirage in men che non si dica; mentre decenni a definire quell'area come di interesse italiano, andavano in fumo... 

E questa piccola premessa, per arrivare ad oggi, per parlare delle massicce migrazioni che, come penisola mediterranea, ci vedono come naturale punto di arrivo e raccordo con l'Europa.
Siamo noi, la porta di ingresso, a questa "pseudo-unione" basata su accordi imperfetti e discutibili, tra diversi popoli e soprattutto, diversi interessi...
Popoli, anch'essi affamati dai potenti e dalle guerre in fuga, se non crepano sul mediterraneo, qui arrivano.

L'Europa, è nata per sconfiggere l'odio, la guerra e gli egoismi. Eppure, l'Europa, è divenuta in breve la culla di ogni ingiustizia, di un rapido impoverimento di alcuni, interi, popoli...
L'Europa, Signore e Signori, è morta da anni; ma a Ventimiglia, è morta per sempre.
Rotte di migranti nel mediterraneo
NON mi stupii, anni fa, di sapere che gli Svizzeri, con "Stabilo 2", si preparavano a bloccare migrazioni dai paesi confinanti, nello scenario di crack europeo e fine dell'euro...

MI STUPISCO, ancora oggi, dopo aver visto tanti errori e tanta povertà in terre europee, a vedere quanto gli stati membri, stanno egoisticamente alzando le mani...

Si bloccano i migranti a Ventimiglia, mentre l'Italia, abbandonata e sola, sprofonda nel caos e nella miseria, sotto il peso di una invasione di bocche, di mani e di occhi...

State voi guardando ?! State voi vedendo ?!?
Che Dio perdoni questa europa, se può. Io, non posso più.


mercoledì 10 giugno 2015

L'Italia, non è più tra i "big" del mondo...

Esistono i G8, i G20 e varie altre "entità", politiche ed economiche, che possono chiarire chi siano, i big o se volete, le maggiori potenze mondiali...

L'Italia, in un modo o nell'altro, si era abituata da anni ad esserci, tra i big o, se volete, nella "serie A", del mondo...

Per quanto arbitrario e, probabilmente, ingiusto, dire che esiste una serie A, in questo piccolo pianeta !
Cionondimeno, da anni possiamo sapere, tramite l'FMI, la Banca Mondiale, o anche la CIA, chi sul pianeta è più forte a produrre ricchezza, fatturato, business...
Il che, è il cuore, per me non meno del 70% del cuore, di un discorso su cosa una "potenza" sia...

Ora, per quanto opinabili, da anni si usano parametri come il PIL (Prodotto Interno Lordo), o il PIL (PPA), ovvero lo stesso parametro, espresso a parità di potere di acquisto.

Nonostante la mole di informazioni, a disposizione sul web, non sono riuscito in maniera definitiva a capire, quante posizioni abbiamo perso, in questi anni di "cure" da parte di tecnici e governi a vario titolo insediati...
Insomma, non è chiaro, quanto l'austerity, ci abbia impoveriti rispetto al resto del mondo.

A guardare il semplice PIL, dovremmo ancora essere l'ottavo paese nel mondo, anche se, risulta chiaro che India e Russia, a breve, ci supereranno.
Invece, com'è facile comprendere, il PIL a parità di poteri di acquisto (PPA), ci vede sprofondare alla dodicesima posizione dove, addirittura la Corea del Sud, può mirare al sorpasso.

Ma la forza di un paese, non è solo determinato dal PIL o dal PPA. Ci sono altri aspetti, che determinano la grandezza di un paese e la sua capacità di difendere se, il proprio popolo ed i propri interessi nel mondo.

Il G8, sarà sempre questo ?!
In estrema sintesi, quindi, siamo ampiamente fuori dalla top ten; oramai lontanissimi dai francesi e strategicamente spacciati, nel confronto con gli emergenti Brasile, India, ma anche Messico...

Quello che vorrei segnalare, a chi legge, è che tutto muta: la situazione, può ancora peggiorare !
Con essa, anche la già blanda tutela dei nostri interessi nazionali...

Se la politica, non prende atto di questa nuova situazione, se non si pongono dei correttivi, tra pochi anni, perderemo ancora terreno.
A voi, capire in cosa tutto ciò potrà tradursi...

sabato 6 giugno 2015

Cento anni fa, il mare era nostro... L'impresa di Premuda.

Cento anni fa, l'impresa di Premuda; una delle azioni più incisive, originali e mirabili del Reg
L'affondatore, Amm.Luigi Rizzo
io Esercito...
Era il 10 giugno del 1918.

Per una volta, anche i vertici militari, videro lungo; perchè fu azzeccato il momento preciso, per una azione fulminea ed inattesa...

Pochi mesi prima, vi fu un avvicendamento nel comando della Imperial-Regia Marina austro-ungarica.
Il precedente ammiraglio, nonostante 10 tentativi, non era riuscito a sfondare lo sbarramento del canale d'Otranto; era quindi probabile, che il nuovo comandante in capo, l'ammiraglio Horthy, tentasse di sbloccare la situazione, per dare un segnale di cambiamento nelle sorti della guerra...

I vertici militari italiani, sentirono imminente la possibilità di un' attacco in forze, e quindi posizionarono varie forze, a nord di Durazzo, come a Pola.
Ed i sospetti, non erano infondati: il comando supremo austro-ungarico, aveva infatti preparato una potente offensiva, che prevedeva l'impiego di gran parte della flotta per l'11 di giugno.

Gli italiani, idearono quella che oggi commento, l'impresa di Premuda, ovvero un'azione navale, compiuta dai MAS 15 e 21, rispettivamente comandati da Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo.
La Szent Istvàn, sta per affondare...
I due mezzi, piccoli, agili e velocissimi, penetrarono di nascosto tra le unità di una formazione navale nemica diretta al canale di Otranto, riuscendo ad affondare la corazzata "Szent Istvàn".

Il 9, i due MAS, comandati dal Capitano di Corvetta Rizzo, e dal Guardiamarina Aonzo, partirono da Ancona, per poi stazionare fino alle 02:00 del 10 giugno, nei pressi del'isola di Premuda, per accertare la presenza nemica.
I due MAS, dovevano rimanere in agguato fino all'alba, per poi ricongiungersi con le torpediniere di appoggio. Ma gli austriaci, passarono alle 03:15...
Approfittando della luce incerta e per prevenire l'attacco, il comandante Rizzo, subito seguito dal guardiamarina Aonzo, puntò dritto contro il nemico, ovvero "due grosse navi scortate da 8 a 10 cacciatorpediniere"...

Rizzo, aumenta la velocità, manovrando tra due caccia che fiancheggiano la Szent Istvàn e, giunto a 300 metri, lancia entrambi i due siluri a disposizione del suo MAS...
Anche Aonzo, mette a segno un colpo sulla Tegetthoff.
Poi, entrambi i MAS, sfrecciano via, evitando la reazione delle ingenti e soverchianti forze.

Due piccoli mezzi, i MAS, che non possono confrontarsi con una piccola flottiglia di navi; ma possono colpire e fuggire.
Anche se ideali per il pattugliamento, i due MAS, ed i loro comandanti, risultano vittoriosi !

La Szent Istvàn, imbarca acqua, si inclina ed affonda.

Il MAS15 al Vittoriano...
Gli austriaci, che volevano colpire a sorpresa, videro vanificato ogni sforzo; l'intera flotta rientrò, come poi confermarono due idrovolanti partiti da Ancona...

Il comandante Rizzo, ed il Guardiamarina Aonzo, ricevettero la medaglia d'oro al valor militare.
Il contraccolpo psicologico dell'azione, ebbe enormi ripercussioni sul morale austro-ungarico, tanto che, la flotta non compì più alcuna operazione navale, asserragliando le proprie navi nei porti.

L'Adriatico, rimase saldamente il mano, all'Italia.

Se capitate a Roma, passate al Vittoriano; troverete esposto il Mas15.
100 anni fa, era un mezzo avveniristico, per molti versi.
Andatelo a vedere; è uno spettacolo unico ed un pezzo importante, della nostra storia.

venerdì 5 giugno 2015

Buttarla in caciara

Che paese vecchio, che siamo; che paese stanco e corrotto...

Corrotto nei secoli dei secoli, a ben vedere; troppo spesso ci dimentichiamo, infatti, che discendiamo dagli antichi romani...
Dimentichiamo che abbiamo dominato il mondo, lo abbiamo civilizzato, e, poi, corrotto... 
E ci dimentichiamo pure, che questo è il paese di Machiavelli...

Mah, sia come sia, se esistesse una scuola per creare dei politici, in Italia, una delle materie primarie sarebbe: dissimulazione ! O meglio, per rimanere in tema Roma: "buttarla in caciara".

Buttarla in caciara, è una tipica espressione romana, che vuole significare, più o meno, far perdere, in una questione, il filo, o i punti cruciali. Sviare, glissare, cambiare argomento; snaturare o appannare, quelli che sono gli elementi fondamentali, in un discorso.

Buttarla in caciara !

E' arte sopraffina, di cui i nostri politici, sono maestri !!!
Hanno superato qualsivoglia corrotto antico senato o pazzo e capriccioso imperatore romano...

Guardate la vicenda ribattezzata dai "giornalai", "mafia capitale"; come al solito, iniziano gli arresti, non ci si capisce più nulla, se non che hanno rubato TUTTI a piene mani...

Una parte, che dice stiamo facendo pulizia, l'altra, che chiede dimissioni; ma tutti appassionatamente intenti, a "buttarla in caciara"...

Devi sentire il tg dell'uno e dell'altro, intrufolarti tra le loro battute, per capirci anche solo il 10% !!!

Ma non si capisce mai nulla, in Italia; non c'è spazio per la verità o la logica, qui.
Perchè non è finita la Salerno-Reggio Calabria, chi furono i mandatari di tante, troppe, stragi ed omicidi, i responsabili di grandi e piccole tragedie, chi, spesso ci si domanda, CHI ?!?

Il concetto di RESPONSABILITA', tanto decantato dai grandiosi dissimulatori, semplicemente evapora, quando i fetentoni, con la loro perversa sapienza antica, la "buttano in caciara" !

La priorità, nel RARO caso in cui si viene "beccati", è buttarla in caciara.
Anche perchè, quando "beccano" qualcuno, qualcun'altro, passa avanti; e c'è pure l'eventualità, di accordarsi, di ricattare, di richiamare gli alleati a difendere l'orticello... 

Ma si, benvenga la CACIARA !!!
Che poi, tanto, si sa; l'italiano ha memoria breve e tutto col tempo, si risolve.

Ma quello che gli italiani non ricordano, purtroppo, è che l'Impero Romano, alla fine, implose e sparì per sempre !!!

Che facciamo, continuiamo con questa nebbia e questa caciara, ancora per quanto ?!?

Cento anni fa, Francesco Baracca...

Tra pochi giorni (19 giugno), saranno 100 anni, della morte di Francesco Baracca, eroe dimenticato, della grande guerra...
Vorrei ricordarlo oggi, che ho tempo di postare, perchè ci pensavo da giorni...
Dico dimenticato, perchè siamo un paese che, dopo aver perso l'ultima guerra, se ne è dimenticate di cose, comprese quelle che riguardano il conflitto precedente; quello di cui ricorre il centenario e che, molto sommessamente, quasi privatamente, stiamo commemorando.
Han fatto di più gli inglesi che, non ebbero per certo quella immane guerra, sulla propria terra, come noi italiani...

Comunque sia, Francesco, nacque a Lugo (Ravenna), nel maggio dell'88 e morì in combattimento, nel 1918, a Nervesa. Asso indiscusso della nostra aviazione, gli vennero attribuite 34 vittorie in combattimento; pluridecorato, anche con la medaglia d'oro al valor militare.

Nacque da una famiglia benestante, in Emilia Romagna e, dopo gli studi in Firenze, scelse l'accademia di Modena, dove uscì come Sottotenente di Cavalleria. Nel 1912 rimase affascinato da una esercitazione e decise di passare in aviazione; frequentò i corsi relativi in Francia e conseguì ben presto il brevetto di pilota.
Immediatamente, si distinse per l'eccezionale abilità nelle tecniche acrobatiche, come anche riportato in libro appena pubblicato da Rizzoli: "Francesco Baracca. L'eroe dimenticato della Grande Guerra".
Come spiega uno dei due autori, a quei tempi gli aerei si guidavano "col culo"; nel senso che quella parte del corpo, era a stretto contatto con il seggiolino, con le vibrazioni, con il cambio di assetto...
E Francesco, era dotatissimo di questa capacità di escogitare, in anticipo, le manovre da fare.

Nel '14, venne assegnato al Battaglione Aviatori, prima presso la 5a, poi, presso la 6a Squadriglia e, ben presto, potè dimostrare il proprio valore.

Il 7 aprile del '16, ottenne la sua prima vittoria, su un biposto "Aviatik", sopra Gorizia ed ai comandi di un Nieuport 13; la prima vittoria di Francesco Baracca, fu anche la prima, dell'aviazione italiana !
Atterrato, riuscì ad incontrare e stringere la mano, ai due piloti abbattuti... Dirà: "è all'apparecchio che miro, non all'uomo"...

Era bello, colto, bravo e coraggioso; come un eroe greco !, Le donne lo adoravano, ma lui, si limitava a fare il playboy e non legarsi mai. "Non voglio vedove, al mio funerale"; una battuta, che chiarisce che, il suo giuramento di fedeltà, ed il suo estro, erano estremi...
E fu così che morì, combattendo, anche nella maniera sbagliata imposta dai vertici militari che, chiesero all'aviazione, di attaccare le forze di terra, di comportarsi quindi da bombardieri e non da caccia...

Comunque sia, Francesco Baracca, non si tirò indietro; mai !
Leggendario, il cavallino rampante riportato sul suo velivolo; e sulle cui origini, ci sono ancora versioni contrastanti. Quella più probabile, è che fosse l'effige del quinto velivolo da lui a
bbattuto (aviatore di Stoccarda, di qui l'emblema...).

La madre di Francesco, autorizzerà nel 1923, l'uso dell'effige, ad un certo Sig. Enzo Ferrari che lo utilizzerà, per la sua casa automobilistica... Ancora oggi, uno dei nostri vanti nazionali, insomma, la Ferrari, utilizza il simbolo del nostro Francesco Baracca !

L'Italia, rimase sbigottita dalla sua morte, poichè a quei tempi, era considerato dai più invincibile !
Morì a trent'anni, abbattuto sopra i cieli di Montello, mentre smitragliava a volo radente gli austro-ungarici asserragliati a Nervesa (Treviso)...
L'orazione funebre, di fronte ad una folla dolente, fu pronunciata dal poeta-vate Gabriele D'Annunzio.

Il mio ricordo, piccolo piccolo, è per questo precursore, per questo eroe dei cieli; combattente ed aviatore, dimenticato dai più...

Proprio oggi, in un momento di grande affanno per il nostro paese, è bene ricordare Francesco Baracca, come tutti quanti noi, un italiano; ma con qualche dote in più, soprattutto, il coraggio !

martedì 2 giugno 2015

Torna la guerra fredda ?! Ma anche non...

La notizia, rimbalza in tutto il mondo, è ricollegata, ad un'intervista rilasciata all'Agenzia RIA Novosti, dal Direttore del Dipartimento del Ministero degli Esteri per la non proliferazione ed il controllo degli armamenti Mikhail Ulyanov.
SS-27

"La Russia, ha detto Ulyanov, ha certamente il diritto di dislocare le sue armi nucleari, se ciò sarà necessario, in qualsiasi posto del suo territorio, compreso la penisola di Crimea",

E, sicuramente, la dichiarazione è una risposta a quanto dichiarato precedentemente, dal Ministo degli Esteri Ucraino, Pavel Klimkin, durante una riunione NATO in Turchia, dove aveva definito "grave violazione", una eventualità simile...

Lo stesso Ulyanov, durante la conferenza di revisione del trattato di non proliferazione del 17 maggio scorso, aveva avvertito che le azioni USA, potrebbero indurre la Russia a rinfoltire, dopo anni di fermo, l'arsenale nucleare...
Lo stesso Ministro, aveva già precedentemente ventilato la ipotesi di schierare nella penisola, 10 bombardieri TU-22M3, in grado di trasportare testate nucleari.
"Non possiamo ignorare quello che sta succedendo in Europa, dove il primo trattato di controllo degli armamenti convenzionali ha cessato di esistere e non c'è nulla che lo abbia sostituito"; ed oltre a ciò, il Ministro ha anche parlato di espansione della NATO e di enormi squilibri a sfavore della Russia...

E come smentirlo, se la NATO, ha arsenali nucleari in Belgio, Germania, Olanda, Italia e Turchia ?!

Sembra proprio che sia tornata la guerra fredda !
Ma questa volta, c'è di mezzo una, sia pur debolissima, Europa; ma soprattutto, una economia globalizzata che, in parte agonizza...

Oggi, non abbiamo due blocchi contrapposti; ma una miriade di interessi che si intrecciano, facendo la fortuna di alcuni, e la miseria di altri.
Vedi le commesse già perse dall'Italia, negli ultimi tempi... In una guerra di altri, ci rimettono sempre i deboli che, si uniscono al coro...

Numerosi interessi economici e geopolitici, all'ombra dei vecchi ICBM, si stanno scontrando in una delle guerre più sporche, silenziose e micidiali, che si siano mai viste !

La Russia, stavolta, è anche una potenza economica, ricca di materie prime e di interessi nel mondo...

La Storia, insegna, ma cambia sempre; speriamo che chi sta tirando troppo la corda, abbia fatto bene i suoi conti, perchè stavolta, ci sono più variabili e fattori, in campo: non basterà mostrare i muscoli e tantomeno lavorare a fianchi.
Con la Russia, non si scherza.

lunedì 1 giugno 2015

Sergej Pavlovič Korolëv

Sergej Pavlovič Korolëv, ovvero, il miglior progettista di razzi sovietico.
Un personaggio, che molti occidentali non conoscono; colui che fu, il personaggio chiave, nella corsa allo spazio, per l'Unione Sovietica...

Ebbe una carriera, sicuramente al di fuori di ogni standard. Fu, allo stesso tempo, sia un perseguitato, che un personaggio apprezzato, dal suo stesso governo.
Nonostante i suoi clamorosi successi, non riuscì a godere di più ampi consensi, stante la natura segreta che, il
suo lavoro aveva, nell'URSS.
Il nome, la vita ed il lavoro di Korolëv, furono coperti da strettissimo segreto, fino alla sua morte.
Dopo il lancio dello Sputnik, la commissione di assegnazione per il premio Nobel, chiese all'URSS, chi ne fosse l'artefice, ma il nome, non fu rivelato e questo premio, sfumò, per il grande ingegnere in ombra...
Sputnik 1

Figlio di un matrimonio infelice, si trasferì presto con la madre a Odessa, dove studiò da falegname...
Ma la sua fantasia, lo portò ben presto ad approcciare sogni molto più alti; così, si iscrisse alla Società di aviazione e navigazione di Ucraina e Crimea, dove ottenne la licenza di pilota.

La sua passione, lo portò a fondare la GIRD, con Friedrikh Tsander ed altri soci; fu questa, la prima vera società in Unione Sovietica, a lavorare alla progettazione dei jet a propulsione.

Diventa capo designer del gruppo, ma il periodo peggiore della sua vita, lo attende. Senza il minimo preavviso, viene arrestato dalla polizia segreta, accusato di sovversione e gettato nei gulag di Stalin in Siberia.
Gagarin, nel tour mondiale, dopo lo storico volo...
Picchiato, torturato, ferito gravemente da un ginocchio e privato di tutti i denti, comincia qui a soffrire, problemi di cuore.
Ma sopravvive e quando viene trasferito in un campo di prigionia meno brutale, gli viene anche permesso di svolgere attività di ricerca nella missilistica...
Viene riabilitato nel 1944 e quindi rilasciato anche se, riceverà il pieno perdono, solo con l'avvio della destalinizzazione...

Una volta liberato, diventa ben presto figura di punta del settore missilistico sovietico.
Inizia a lavorare al programma spaziale sovietico, con la costruzione di una copia esatta del missile tedesco V2, rinominato dai sovietici, R-1.
In seguito, progettò il missile R-7, il primo ICBM, progettato per sganciare una bomba nucleare su lunghe distanze...
Korolëv, supervisionò i primi clamorosi successi sovietici, nella corsa allo spazio, come il primo satellite terrestre, lo Sputnik 1, la cui trasmissione radio dall'orbita terrestre, manda sotto shock l'America !
Programma con successo sonde lunari senza equipaggio e dimostra, che gli animali possono sopravvivere ai rigori del volo spaziale, il più famoso, fu quello di Laika.

C'è sempre il suo nome, legato al primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, ma anche la prima donna, Valentina Tereskova; e c'è sempre lui, dietro la prima EVA.

Korolëv, sposta il suo obbiettivo sulla luna, ma la sua vita, si interrompe, troppo presto.
Dal 1961, le sue condizioni di salute peggiorano, il suo fisico è provato, dalla lunga prigionia imposta da Stalin...
Saturn V e l'N-1 di Korolëv
Muore, nel gennaio del 1966; proprio mentre prende corpo, il progetto americano, con il livello massimo di investimenti, sulla Nasa e sul progetto Apollo...

Senza di lui, il programma spaziale sovietico, annaspa e declina; tutti i progetti per la luna, vengono progressivamente abbandonati.
Soprattutto non va, il gigantesco N1, da lui progettato e grande quasi come il Saturn V; i test, senza lui in vita, e senza soprattutto dei buoni livelli di comunicazione e collaborazione tra scienziati, sono un brutto insuccesso, e segnano una battuta di arresto per i sovietici...

Se fosse vissuto più a lungo, sicuramente la storia dell'esplorazione spaziale, sarebbe stata diversa e, forse, la sfida tra i due colossi dello spazio, ci avrebbe potuto regalare altre sorprese ed evoluzioni...
Forse, sia gli USA che l'URSS, sarebbero scesi sulla luna; non si dimentichi che, dopo Apollo 8, gli americani misero il turbo, al programma Apollo, proprio per il terrore di essere superati...
Non potevano sapere che, questo grandissimo ingegnere, il cui nome era ignoto a quei tempi, fosse morto.

Se fosse vissuto più a lungo, forse, anche i sogni di Wernher von Braun, su marte, non sarebbero stati riposti nel cassetto, con la velocità con la quale, si chiuse il programma Apollo, nel 1972.

Due ingegneri, due soli uomini, cambiarono molto; fecero la differenza.
Korolëv, morì nel 1966 e qualcosa, si ruppe, in quella folle corsa allo spazio che, comunque, rimane forse, ancora oggi, un punto di arrivo e non la base di qualcosa di più grande.

Se Korolëv, fosse vissuto più a lungo, chissà...

A metà del popolo, NON interessa...

Queste amministrative, forse, erano molto attese dal presidente del consiglio, tanto per capire l'aria che tira...

Certo, la scelta della data, è stata piuttosto infelice o, forse, furbescamente felice, se si pensa che l'unico elettorato "fedele", in Italia, è quello di una certa parte politica...
Da anni, infatti, è oramai chiaro a tutti, che solo un certo partito, presenta uno "zoccolo duro", o ideologizzato, o fedelissimo, o come volete voi...
Interpretate come volete, questo dato; non è questo, che mi interessa commentare.

Il vero dato importante, qua, continua ad essere quello sull'astensionismo che, ponte o non ponte, continua a consolidare il dato che vede, UN ITALIANO SU DUE, poco interessato al diritto di voto, poco interessato a dire la sua...
Sfiduciato o deluso che sia, questo concittadino, ritiene, a torto o ragione, che esercitare il diritto del voto, NON possa in alcun modo cambiare le cose.

Eppure, la cronaca di questi mesi, ma anche di quanto successo nei vari seggi, in questi giorni, dovrebbe far capire a tutti i cittadini che, ci sono alternative per dichiarare il proprio dissenso.

Un cittadino su due, ha disertato i seggi, non ha espresso il proprio parere; un cittadino su due, forse, NON E' INTERESSATO !

Gli eletti, non rappresentano più nulla; perchè metà della popolazione, non può esprimere che la pochezza di questa politica che, oramai, PER CERTO, ha disgustato tutti.
Una parte di chi, a votare è andato e, quasi certamente, la maggioranza di quanti non ci sono andati.

Chi verrà eletto, sicuramente, continuerà a fare, come fin qui, il proprio comodo.
Ed i telegiornali, non mancheranno di raccontarci di altri anni di malefatte e malagestione.

Di questo, forse, metà della popolazione, non potrà lamentarsi...
Per certo, non potrà lamentarsi che, gli eletti, saranno l'espressione di questa democrazia che sfuma, che manca, che è quanto deciso, da una parte sempre minore della popolazione.

Manca ancora, la possibilità di esercitare un voto politico, un voto, per cambiare il volto del parlamento; chissà, forse questo dato oramai consolidato, potrebbe in quel caso subire una variazione e riportare i cittadini a dire la propria...

Semmai ci faranno votare, lo sapremo.
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