In questo specifico capolavoro, lo spettatore vive l'ansia vera della recluta, passando per le grida disumane ed i coloriti insulti, prodotti in rapida successione, del leggendario, Sergente Hartman e finendo poi in guerra...
E' clamorosamente vero, questo spaccato di addestramento, questa "violenza" che scorre a fiumi, la stessa che porta "palla di lardo" al suicidio, si, ma anche tanti ragazzi, a combattere l' offensiva del Têt, come consumati veterani...
Mi rendo tristemente conto, che è l'addestramento, la fase più delicata della formazione di un combattente. Non c'è la pratica della guerra, ma si fa la pratica dello stress, della violenza psicologica e dello stare insieme, in tutto questo.
La fornace di soldati, consiste da sempre sul tirare al limite il corpo, e, soprattutto, la mente; qualcosa che sembra, gratuita violenza, serve a mandare, poi, degli uomini in guerra...
O ti pieghi o ti spezzi; disciplina, ma anche ansia somministrata sapientemente in quantità industriali; il tutto, teso a modificare caratteri, orientamenti, uomini, che devono diventare, in tempi rapidissimi, qualcosa di diverso, qualcosa di costantemente orientato a raggiungere i limiti, dell' umano.
L'addestramento, che abbiamo visto in numerosissimi film, serve sempre e solo a rendere le persone, civili, semplicemente dei soldati "pronti per"...
Naturalmente, parlo dell'addestramento di veri soldati operativi, in questo caso, del corpo dei Marines americani...
Così funziona, da sempre; laddove si creano combattenti.
E posso assicurare che una persona, per quanto pacifica, tranquilla, per indole e modi, sotto un duro addestramento cambia e di molto.
Ognuno, può diventare, altro da se; da quel se che in tempi normali, si costruisce lentamente, intorno a certezze, speranze e modalità diverse di interazione con l'ambiente.
Qui, il microcosmo militare, dell'addestramento, assume grazie al Sgt Hartman, una clamorosa e tangibile, vicinanza con la realtà.
E l'unica cosa a cui puoi aggrapparti, è che non sei solo; ci sono i tuoi compagni, la tua squadra, il tuo plotone, la tua compagnia...
E', poi, scientificamente provato, che quanto è più duro l'addestramento, tanto più elevato sarà il senso di appartenenza di cui la recluta, successivamente fante, o marines, sarà portatore...
Così, come fosse quasi un gioco, dove è vietato sorridere, si forma un combattente e la sua unità di combattimento, un combattente, ma pure un soldato; uno insomma che sa marciare, smontare un fucile e rimontarlo al buio, uno che conosce le regole, tutte le regole per sopravvivere in quel mondo a se che poi, nel caso dei nostri eroi, li porterà in uno dei più terrificanti teatri di guerra mai visti, come apripista in Vietnam...
Ci sono molte scene epiche, indiscutibilmente parte della storia del cinema e non solo drammatiche; ne ho qui messe solo alcune, molto indicative, con parte dell'addestramento e di quella scena allucinante con la "marcia di topololino"; ed una scena, dei combattimenti a Hue, tra le poche scene sul Vietnam, con ambientazione urbana...
Inizialmente aveva il ruolo di dirigere l'attore che avrebbe dovuto strigliare i soldati, ma Kubrick lo scritturò dopo aver visto una videocassetta in cui urlava insulti ed oscenità a dei soldati per 15 minuti di fila.
Venne scelto anche per il suo caratteraccio: Ermey si lamentò che gli attori-soldati erano troppo rammolliti, e quando Kubrick non lo ascoltò urlò: "Alzati in piedi quando ti parlo!", e il regista immediatamente obbedì.
Quell'episodio convinse Kubrik che la parte di Ermey nel ruolo di Hartman, era sua !!!
Frasi dal film...
Dio ci si arrapa con i marines. Perché noi ammazziamo tutto quello che vediamo! Lui fa il suo mestiere, noi facciamo il nostro! E per dimostrargli il nostro apprezzamento per averci dato tanto potere, noi gli riempiamo il cielo di anime sempre fresche! Dio è arrivato prima del Corpo dei marines e quindi a Gesù voi potete offrire il cuore, ma il vostro culo appartiene alla nostra arma!
La religione, del Sergente Hartman
Nessun commento:
Posta un commento