sabato 12 marzo 2016

Marte, la nostra futura arca...

Malgrado il "programma spaziale", in generale, abbia rallentato la sua corsa verso lo spazio, la centralità di Marte, tra gli obbiettivi prossimi e futuri, rimane tale.

Si stima in circa 1000 miliardi di dollari, il costo di una missione marziana coi fiocchi; un costo che sarebbe opportuno ripartire, tra numerose nazioni che dovrebbero necessariamente cooperare tutte insieme, anche con i propri migliori scienziati, ad un progetto che potremmo definire IL progetto...

Ma, in un momento simile, di crisi economica e politica mondiale e di difficoltà nei rapporti internazionali, coagulare una simile ingente somma di energie, sembra impossibile.

Eppure, noi su Marte ci andremo, scelte non ne abbiamo, come specie.
Già lo disse anni fa, al 50° anniversario della Nasa, l'eminente scienziato Stephen Hawking, di questa necessità dell'umanità, di uscire dal pianeta.

Colonizzare altri pianeti, insomma, è una questione di sopravvivenza della specie; i dinosauri, dominatori incontrastati del pianeta per milioni di anni, sparirono all'improvviso, anche per colpa di un meteorite.
E per quanto le probabilità che un simile evento si ripeta, siano esigue, esse non sono nulle; ed il nostro pianeta, non è riuscito del tutto a nascondere, le prove di passati sconvolgimenti di natura estintiva.

Ora, aggiungo io, c'è anche un problema di paradigma generale, con il quale l'umanità sta procedendo che, più che alle scimmie, ci accomuna alle locuste...
Stiamo molto velocemente esaurendo le risorse del pianeta, avendo altresì portato al limite, le sue capacità di autorigenerazione.

Insomma, se non cambiamo modo di vivere, di progredire e sviluppare i nostri interessi, questo pianeta, presto raggiungerà il punto di non ritorno. E questo, non lo afferma questo umile pensatore, ma centinaia di scienziati in tutto il mondo...

L'occidente, è entrato in una fase post-industriale, ed il nuovo modello globalizzato che stenta ad emergere, va configurando la Cina e l'India, quali nuovi motori industriali del mondo; ed è così che, nonostante gli sforzi, di questa parte del mondo, che fino a ieri inquinava come oggi i cinesi, lo stress cui sottoponiamo il pianeta, continua ad aumentare...
Così come, continua ad aumentare lo stress cui sottoponiamo, l'umanità stessa, dove milioni di bambini nascono, ogni anno, solo per poi morire di stenti, di fame o malattie stupidissime. Le energie che stiamo sprecando, in ogni accezione si possa attribuire, alla parola "energie", sono ENORMI.

NOI, dobbiamo prepararci una via di fuga e, quella via, coincide con chiarezza con la rotta per Marte !
Un pianeta con una gravità di poco inferiore alla nostra; un pianeta con una calotta polare, con l'acqua, e con la possibilità, quindi, di creare energia e carburante.
Un pianeta ostile, si, come lo diverrà presto la terra, d'altro canto.

Ora parte Exomars, altro timido passo dell'europa, verso il pianeta rosso; ma le mie considerazioni, sono solo ancora, appannaggio di pochi filosofi, scienziati e pensatori.
Riuscirà l'umanità a cominciare questa ineludibile opera di cooperazione, per preparare questa seconda casa ?! Sicuramente, è più probabile che accada ciò, rispetto alla possibilità di realizzare un reale cambiamentonegli stili di vita di milioni di persone.  E' più probabile che noi si arrivi ad insediare una colonia su Marte nei prossimi 50 anni, piuttosto che rallentare il turbo-capitalismo che, inesorabilmente, sta sterilizzando il pianeta...

Sapete cosa penso io ?! Che la nostra Storia, è poca cosa, rispetto ai tempi evolutivi ed ai tempi dei pianeti; io sospetto che questo esodo, da Marte a Terra, sia già avvenuto tempo addietro, e noi, pur non avendone memoria, ci siamo già spostati molte migliaia di anni fa, proprio sulla terra.
Marte, è tutto da studiare, ancora; ma ciò che i più sospettano, è che un tempo vi fosse acqua e vita.
E noi, a due passi dal pianeta rosso, chissà che non fossimo le locuste scampate, i superstiti di una antichissima civiltà marziana...

Quando arriviamo alla propulsione, all'atomo, agli strumenti di sterminio di massa; abbiamo poche probabilità di sopravvivere a noi stessi, ed alla sovrappopolazione degli ambienti e loro sfruttamento totale.
Ma abbiamo pur sempre le possibilità, di scappare.

Il nostro sistema solare, offre una sola via di fuga: si chiama Marte.Forse un tempo, per i marziani, era SOL 3, l'unica via di fuga, mentre Marte moriva, consumato dalle locuste...

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