lunedì 1 giugno 2015

Sergej Pavlovič Korolëv

Sergej Pavlovič Korolëv, ovvero, il miglior progettista di razzi sovietico.
Un personaggio, che molti occidentali non conoscono; colui che fu, il personaggio chiave, nella corsa allo spazio, per l'Unione Sovietica...

Ebbe una carriera, sicuramente al di fuori di ogni standard. Fu, allo stesso tempo, sia un perseguitato, che un personaggio apprezzato, dal suo stesso governo.
Nonostante i suoi clamorosi successi, non riuscì a godere di più ampi consensi, stante la natura segreta che, il
suo lavoro aveva, nell'URSS.
Il nome, la vita ed il lavoro di Korolëv, furono coperti da strettissimo segreto, fino alla sua morte.
Dopo il lancio dello Sputnik, la commissione di assegnazione per il premio Nobel, chiese all'URSS, chi ne fosse l'artefice, ma il nome, non fu rivelato e questo premio, sfumò, per il grande ingegnere in ombra...
Sputnik 1

Figlio di un matrimonio infelice, si trasferì presto con la madre a Odessa, dove studiò da falegname...
Ma la sua fantasia, lo portò ben presto ad approcciare sogni molto più alti; così, si iscrisse alla Società di aviazione e navigazione di Ucraina e Crimea, dove ottenne la licenza di pilota.

La sua passione, lo portò a fondare la GIRD, con Friedrikh Tsander ed altri soci; fu questa, la prima vera società in Unione Sovietica, a lavorare alla progettazione dei jet a propulsione.

Diventa capo designer del gruppo, ma il periodo peggiore della sua vita, lo attende. Senza il minimo preavviso, viene arrestato dalla polizia segreta, accusato di sovversione e gettato nei gulag di Stalin in Siberia.
Gagarin, nel tour mondiale, dopo lo storico volo...
Picchiato, torturato, ferito gravemente da un ginocchio e privato di tutti i denti, comincia qui a soffrire, problemi di cuore.
Ma sopravvive e quando viene trasferito in un campo di prigionia meno brutale, gli viene anche permesso di svolgere attività di ricerca nella missilistica...
Viene riabilitato nel 1944 e quindi rilasciato anche se, riceverà il pieno perdono, solo con l'avvio della destalinizzazione...

Una volta liberato, diventa ben presto figura di punta del settore missilistico sovietico.
Inizia a lavorare al programma spaziale sovietico, con la costruzione di una copia esatta del missile tedesco V2, rinominato dai sovietici, R-1.
In seguito, progettò il missile R-7, il primo ICBM, progettato per sganciare una bomba nucleare su lunghe distanze...
Korolëv, supervisionò i primi clamorosi successi sovietici, nella corsa allo spazio, come il primo satellite terrestre, lo Sputnik 1, la cui trasmissione radio dall'orbita terrestre, manda sotto shock l'America !
Programma con successo sonde lunari senza equipaggio e dimostra, che gli animali possono sopravvivere ai rigori del volo spaziale, il più famoso, fu quello di Laika.

C'è sempre il suo nome, legato al primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, ma anche la prima donna, Valentina Tereskova; e c'è sempre lui, dietro la prima EVA.

Korolëv, sposta il suo obbiettivo sulla luna, ma la sua vita, si interrompe, troppo presto.
Dal 1961, le sue condizioni di salute peggiorano, il suo fisico è provato, dalla lunga prigionia imposta da Stalin...
Saturn V e l'N-1 di Korolëv
Muore, nel gennaio del 1966; proprio mentre prende corpo, il progetto americano, con il livello massimo di investimenti, sulla Nasa e sul progetto Apollo...

Senza di lui, il programma spaziale sovietico, annaspa e declina; tutti i progetti per la luna, vengono progressivamente abbandonati.
Soprattutto non va, il gigantesco N1, da lui progettato e grande quasi come il Saturn V; i test, senza lui in vita, e senza soprattutto dei buoni livelli di comunicazione e collaborazione tra scienziati, sono un brutto insuccesso, e segnano una battuta di arresto per i sovietici...

Se fosse vissuto più a lungo, sicuramente la storia dell'esplorazione spaziale, sarebbe stata diversa e, forse, la sfida tra i due colossi dello spazio, ci avrebbe potuto regalare altre sorprese ed evoluzioni...
Forse, sia gli USA che l'URSS, sarebbero scesi sulla luna; non si dimentichi che, dopo Apollo 8, gli americani misero il turbo, al programma Apollo, proprio per il terrore di essere superati...
Non potevano sapere che, questo grandissimo ingegnere, il cui nome era ignoto a quei tempi, fosse morto.

Se fosse vissuto più a lungo, forse, anche i sogni di Wernher von Braun, su marte, non sarebbero stati riposti nel cassetto, con la velocità con la quale, si chiuse il programma Apollo, nel 1972.

Due ingegneri, due soli uomini, cambiarono molto; fecero la differenza.
Korolëv, morì nel 1966 e qualcosa, si ruppe, in quella folle corsa allo spazio che, comunque, rimane forse, ancora oggi, un punto di arrivo e non la base di qualcosa di più grande.

Se Korolëv, fosse vissuto più a lungo, chissà...

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