sabato 25 aprile 2015

Cos'è la rivoluzione ? Ne esiste un solo tipo ?!

Nell'ultimo post, ho citato la parola "rivoluzione", termine che sembra un tabù, oggigiorno...

Se cercate su google, il termine rivoluzione, rimanda immediatamente ad un certo numero di riferimenti sulla rivoluzione francese.

Ed anche i commenti dei più, si ricollegano alla rivoluzione francese, dimenticato che, di rivoluzioni, ne abbiamo avute a migliaia, nell'arco della nostra storia; ognuna diversa dall'altra.

Il termine, deriva dal latino, revolutio onis, ovvero rivolgimento, ritorno; derivato dal verbo revolvère, ovvero, rovesciare. E' un termine, che indica qualsiasi cambiamento RADICALE, nelle strutture sociali e non solo...
Nell'immaginario collettivo, se citi la parola rivoluzione, quasi tutti pensano a quella francese.
Ma ci si dimentica, di alcune rivoluzioni, oramai ben identificate dagli storici, come quella industriale e tecnologica e di molte altre, che non hanno mai avuto un nome.

Insomma, non abbiamo concettualizzato e dato un nome, ad ogni rivoluzione che l'umanità ha fatto, in migliaia e migliaia di anni.

Mi viene in mente, l'immagine del primo ominide che "si arma", del film "2001 Odissea nella Spazio"; ma anche l'avvento dei personal computer e di internet, nati in ambito militare e che produssero, molto probabilmente, il crollo del Patto di Varsavia...
Tante e tante rivoluzioni, spesso accompagnate dalle innovazioni tecnologiche; come quanto, con l'avvento dell'artiglieria, la città medioevale, perse il suo peso a favore dei nascenti stati nazionali...

Migliaia di rivoluzioni, abbiamo vissuto e migliaia ne vivremo ancora, come specie ! 

La rivoluzione, è il momento in cui, radicali cambiamenti, si realizzano, che possono riguardare la forma di governo, la struttura sociale, economica e politica.
La rivoluzione, è un giro di boa; una accelerazione della Storia e, come ci hanno insegnato Gandhi e Mandela, la rivoluzione, può anche essere non violenta...

In ogni caso, è il momento in cui, intere classi sociali o gruppi più o meno ampi, si ribellano alle istituzioni al potere, per modificarle, rovesciarle e creare un nuovo ordine politico...

La visione di rivoluzione armata, quella di rivoluzione in senso marxista o similari, sono visioni del tutto superate ed al momento, risultano altamente improbabili...

Oggi, almeno a livello globale, l'unica rivoluzione possibile, potrà essere quella determinata, da nuove
tecnologie in grado di togliere il potere, ad alcuni gruppi, oramai divenuti dominanti, grazie alla globalizzazione.
I fautori, di questo nuovo ordine mondiale, a differenza del passato, hanno oramai, un potere globale e, de facto, quasi illimitato... Teorie ?!? Forse, ma non mi dite che, negli ultimi anni non se ne sente parlare spesso...

Comunque, ogni scoperta che dovesse modificare il peso, ad esempio, delle fonti energetiche, pensate lascerebbe il mondo quale è ?!?
La fusione nucleare, la possibilità di viaggiare a velocità superiori alla luce, qualunque tecnologia che ci aiutasse ad emanciparci dai combustibili fossili, sarebbero eventi che, per quanto improbabili, potrebbero rimescolare le carte in tavola !
Il mazziere, quando non è l'uomo ed i popoli, potrebbe diventarlo, com'è già accaduto, la scienza e le tecnologie !

Ma io, quando parlo di rivoluzione, penso sempre al nostro piccolo e limitato paese; e non la cito, solo, perchè la spero o sogno.
La cito, perchè per viltà nostra, non ne avremo, forse, mai una; violenta o non violenta.

Le classi dominanti, da sempre, fanno di tutto, per mantenere il proprio potere; la differenza di queste, nei secoli, hanno solo a che fare con la quantità di potere che hanno accumulato e con gli strumenti che hanno, per mantenerlo... I potenti di oggi, hanno più potere degli stati sovrani abitati da milioni di abitanti, di paesi che si definiscono democrazie...
Grazie alla globalizzazione, ai media vecchi e nuovi, agli strumenti di manipolazione e controllo, totalizzanti; sono quasi onnipotenti !

Per spodestare le lobby mondiali, ci vorrebbe una scoperta scientifica e tecnologica enorme; ritengo sia più probabile che da queste, possa partire una rivoluzione che, complessivamente, faccia superare al mondo questa fase pericolosa...

E se il mondo, un giorno, sarà liberato da questa oligarchia di ultrapotenti, probabilmente lo sarà anche la nostra piccola, antica e fatiscente Patria.
Dall'Italia, non partirà mai un bel niente, che abbia in qualunque accezione a che fare, col concetto di RIVOLUZIONE di questo, sono sicuro...

Chiudo, con un pezzo di Jean Michel Jarre; credo sia in tema...


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